Paris Fashion Week day 3 Première Classe, Tranoï

Appena chiusa l’edizione
che saluta la primavera a Parigi.
La Paris Fashion Week
é meno circense rispetto alla fashion week milanese.
Più sobria e chic come ci si aspetta dalla ville lumière.
Io la prediligo sempre, sia per l’atmosfera, 
sia per la location..
forse perché si vedono meno maschere di carnevale in giro per la città e meno blogger  strapparsi i capelli per una foto con il V.i.p. del momento scrivendo  poi di essere il suo più caro amico…
Tutte queste dinamiche a Parigi si percepiscono di meno, e non a causa della lingua che fortunatamente parlo correntemente.
Comincio il mio terzo giorno con una bella colazione da Angelina, 
meta obbligatoria se la fiera che si visita é proprio dentro ai giardini 
Tuileries
 sulla bella rie de Rivoli, lasciatemelo  dire, uno scenario sempre molto suggestivo, i giardini, i padiglioni bianchi allestiti, da un lato la rue de Rivoli, dall’altro rue de Castiglione con
 Place Vendôme sullo sfondo…
Giunta alla mia quarta edizione, sono andata a colpo sicuro, con il press catalogne in mano per dare uno sguardo ai marchi presenti e iniziando il mio itinerario alla scoperta dei nuovi marchi, lasciando per ultimi quelli a me già noti, con le canoniche chiacchiere e foto di rito, come da copione..
Cosa c’è di nuovo? 
Cosa c’è di vecchio?
Cosa mi ha colpito?

Edizione molto primaverile.
Le porte del Pavillon sono aperte sui Jardins des Tuileries, l’aria fresca entra, c’è persino un endroit con fiori e piantine fresche per allietare la nostra visita.


Proseguo il mio solfeggio tra uno stand ed un altro e noto che:

Ancora per le prossime stagioni, nessuna via di mezzo come già vi dicevo nei miei precedenti articoli sulle tendenze.

Non esistono mezze misure.
Il bijou é maxi  oppure minimal.
E perle tante perle, lieta di non essermi sbagliata quando vi segnalai questa tendenza e il gran ritorno della perla, che si sa, mai è uscita di scena, ma per qualache stagione a riposo si.


Ancora statement necklaces 
ancora gioielli enormi, ancora minimal jewelry.. la cosa mi rincuora.
Dedicherò più capitoli ai trend da Premiere Classe e Tranoï poiché i marchi degni di nota sono davvero tanti.

Redline
 che acquisto da  una decina di anni ormai, è stata  una riconferma molto piacevole, Laetitia Cohën Skalli   ha proposto in alternativa al più famoso Illusion  o Cube,  pietre  preziose colorate  contornate da diamanti per i suoi fili  di seta e nylon resistenti a trazioni di 100 kg.. 
Le diamant sur un fil è sempre protagonista.
Presente anche Vanessa Tugendhaft 
che si contende con Laetitia  la paternità del diamant  sur un fil.

Ci manteniamo nella
minimal jewelry e pezzi piacevoli sebbene io propenda per  il design di  Redline.

Nikki B
Laura Lee 
la designer inglese ha proposto ancora una volta i suoi delicati bijoux emozionali
con pietre handcarved, oro argento e pietre, medaglie, monogrammi e sigilli.
Poesia e accenti vintage.

Lovingstone,
 tenete d’occhio questo marchio, ne sentirete parlate ancora parecchio in futuro.
Gem Kingdom jewelry
a cui va la mia standing ovation
 anelli occhio,  piccoli signet ring  con occhi di bambola( vediamo il lato più ludico)  o feur de lys, e ancora tormaline, pietre di luna e  pirite..medaglie, cuori, gemme dal design accattivante e sapiente made in Amsterdam.

Coup de coeur annunciato per
Mathias Chaize ovvero Cooperative de Creation,
con uno stand molto suggestivo e molto grande per fortuna, le sue meraviglie necessitano di spazio.
Vi ricordate che ho dedicato diverso spazio a
 Cooperative de Creation e
 a Mathias Chaize negli anni passati?
Qui potete vedere i post.
Per questa stagione, Mathias e Isabelle propongono nuove suggestioni da Bali e nuovi pezzi caratterizzati da influenze orientaleggianti di rara bellezza.

A Tranoï

Mua Mua dolls 
con Karl e Anna in prima fila

Jade Jagger 

L’atelier clandestin 

Blanc Iris
vi ricordate il post che feci nel gennaio  2013 da Paris Bijorhca alla loro prima edizione?
lo potete leggere qui.

Fu uno dei miei coups de coeur, ne hanno fatta di strada ed ora sono nei concept più famosi, e pensare   che c’è chi non ha voluto crederci all’epoca …

Oro, diamanti, sete intrecciate, thread e pietre di colore..
un mix vincente e raffinato quello di

Mathilde Danglade
pietre tagliate a Jaipur, sogno e colore per la designer belga di casa a Parigi.




Ishi Jewelry 
il mexicain con dettagli preziosi, raffinati e accattivanti.
Vi ricordate il post che feci nel 2012?
E’ piaciuto a molti store del nord Italia che hanno riconosciuto
 la tendenza seppur con ritardo e ne sono diventati la bandiera.


Buja
made in Turkey
bottoncini ormai identificativi del brand
oro 14 carati e pietre, piccoli sigilli e altre deliziose creazioni.
minimal jewelry per Burcu Ugurtas che ha studiato alla scuola orafa a Firenze.



3rdFloor 


Shourouk
perché se proprio deve essere maxi o statement, che Shourouk sia!
(vedi il mio post del 2012 qui )

E’ tardi.
Il Tranoï mi aspetta e domani sarà un’altra giornata molto interessante.
Private invitation  in show room molto interessanti.
Valery Demure e Rainbow Wave.
Questa sera aperitivo al
  Buddha Bar e cena  a Le Petit Celestin..
e si a Parigi bisogna ottimizzare il tempo..
ma è tutto così piacevole..
tutti i diritti riservati
Tuttepazzeperibijoux
copyright 2015

Comment 1

  • Paola16 March 2015 at 8:41

    Come sempre tante belle cose, aspetto l'esclusiva di oggi!

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