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Area Sperimenta |
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Area Sperimenta |
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Alessandro Bean |
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Artistar Pad 1 |
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Lorella Tamberi |
Game Over, per questa edizione di
HOMI January
Il Salone degli stili di vita
che dal 29 Gennaio al 1 Febbraio
ha visto protagoniste 1400 aziende di cui il 20% estere,
81.450 operatori, buyer provenienti da tutto il mondo,
solo qualche numero per farvi capire che Homi
promuove, fa muovere il business e rappresenta una vetrina importantissima per
il mercato, un punto di incontro tra espositori e compratori.
Chi mi segue anche sui miei social sa già che nelle prime tre giornate di
HOMI
sono stata consulente di Fiera Milano
sui nuovi trends,
nel padiglione 1 e 3 dedicato al Fashion & Jewels.
Ho incontrato e mi sono confrontata con diverse realtà,
ho potuto vedere con i miei occhi che ad Homi c’erano proprio tutti, ma per tutti chi intendo?
Sto parlando di negozianti, rivenditori, rappresentanti,
espositori in pausa dalle passate edizioni e potenziali nuovi fare sopralluoghi per valutare
e capire se vale la pena esporre ad Homi e perché vale la pena visitare Homi.
E proprio queste sono alcune delle interessanti domande che mi hanno rivolto i 39 studenti del
Master in Comunicazione e Media Digitali de Il Sole 24 ore,
che ho avuto il piacere di incontrare nella giornata di venerdì 29 gennaio, ho cercato di rispondere loro facendo capire l’importanza per un cool hunter di fare ricerca a 360 ° senza tralasciare le fiere di settore, soprattutto Homi che offre un panoramica trasversale sull’offerta del mercato del
bijou, del gioiello e dell’accessorio.
Ho voluto evidenziare l’alto livello di questa edizione, che ha visto nuovi ingressi,
nella bellissima ed interessante
Area Trend “DESIGN DIRECTIONS”
curata da Alba Cappellieri
professore di design del gioiello al Polimi
prestigiosi marchi di nicchia dell’artigianalità italiana apprezzata in tutto il mondo
e molto richiesta.
Molto interessanti le due aree Sperimenta al centro dei padiglioni 1 e 3
New entry, quella del collettore
Artistar
che ha esposto ad
Homi
per la prima volta
La terza edizione di
Artistar
Jewels Exhibition
Sono stati tre giorni molto intensi, veloci, frenetici,
ho incontrato espositori, rivenditori, lettori del blog,
qualcuno venuto appositamente per salutarmi,
con tutti c’è stata l’occasione di scambiare impressioni sugli scenari
dell’accessorio, del gioiello, del bijou e
su questa edizione che a me è piaciuta molto, non perché vissuta come consulente,
ma per l’alto livello dei brands proposti.
Le telecamere di
Preziosa Magazine
hanno ripreso per il canale Preziosa Channel
le interviste con gli espositori.
Homi
soddisfa e accoglie le richieste più disparate,
poiché vi sono parecchi brands commerciali,
e per chi ha buon gusto e per chi fa ricerca vi è anche molta scelta di brands
che sono collocati in una nicchia diversa dalla grande distribuzione.
Ed è questo il punto di forza di una fiera come
Homi,
perché riesce a incontrare le differenti richieste di differenti mercati,
soprattutto quei mercati esteri interessati al nostro fiore all’occhiello:
il made in Italy.
Molto apprezzate le aree dedicate alla storia e alla cultura dello stile del bijou italiano,
PRÊT-À-PORTER Il bijou italiano, 1968-2001
con una bella mostra degli accessori più interessanti
attraverso i decenni.
Questo post è dedicato a tutti coloro che mettono amore, passione, dedizione e tenacia nel proprio lavoro,
e ad Homi è stato bello… ne ho incontrati tanti.
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Venerdi 29 gennaio ho incontrai 39 studenti del Master in comunicazione del Sole 24 ore |
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Carole Chabrand Gioiello italiano |
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