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Palme? Katerina Psoma |
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Lovingstone |
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La Brune et la Blonde |
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Vintage Shades |
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Perry de La Rosa |
E come ogni anno da quando ho aperto il blog, il mese di marzo è tempo di dedicarmi una settimana di lavoro e piacere nella ville lumière, un rapido sguardo alle fiere Première Classe e Tranoi e poi via verso appuntamenti con creatori e inviti in interessanti show room, dove vi è un’altra fashion week più discreta forse, passeggiate per i miei quartieri preferiti e nei sobborghi, anche laddove nessuno pensa possa esservi qualcosa di interessante.
Il primo post dedicato alla Paris Fashion Week inizia con il mio tour a Première Classe a Tuileries, dove ho incontrato vecchi amici come posso ormai definirli, nuovi brand, nuove scoperte ( poche) e qualche certezza, come la pioggia che da un paio d’anni non ci abbandona durante la Fashion Week parigina.
Ho finalmente incontrato Stèphanie Lacarrere, rivisto Vèronique Tournet del brand La Brune & La Blonde, brand scoperto a Prèmiere Classe quattro anni orsono, una delle ultime incredibili scoperte che mi ha regalato il salon de Tuileries, la nuova collezione raffinata e geniale come gli orecchini “puces” che seguono le diamant nu. ( e di cui vi parlerò dettagliatamente tra qualche giorno)
Celeste Mogador è un brand francese che amo molto e che ho scoperto diversi mesi fa, qui il post a lei dedicato e che vi ho pubblicato nel 2016, ho visto che è piaciuto molto a qualche negozio italiano che ha letto il mio post e lo ha scelto per il proprio punto vendita.
Fanno il loro ingresso al Salon nuovi marchi e soprattutto nuovi paesi emergenti, ho ritrovato segni della mia amata India, che ricorre sempre quando rimango senza parole di fronte ad una creazione.
5 Octobre alza il tiro e il livello dei materiali, collocandosi giustamente in un’altra fascia, poiché con l’utilizzo dei materiali impiegati fino ad ora a mio avviso non riusciva a giustificare adeguatamente il livello-prezzo.
Katerina Psoma ed Ekaterini portano i colori e i temi della mia amata Grecia.
Exquisite J per chi vuole un accessorio di tendenza, ben realizzato e meno inflazionato.
Perry de La Rosa, una vecchia conoscenza se mi seguite da qualche tempo, saprete bene che è una tappa fissa per me che spesso sono a Nizza, l’atelier niçois si distingue sempre per l’allestimento suggestivo e raffinato e per le proposte.
Ginette Ny mio vecchio amore di un’epoca in cui ero solo una pazzaperibijoux senza speranza con un lavoro tra finanza e numeri.
Gas Bijoux presenta la bellissima e nuova collezione.
Inouitoosh mia antica passione mi ha un pochino delusa per la scarsa produzione di gioielli e bijoux, sperando di trovare sciarpe e trousse che potessero colmare la mancanza, non ho trovato quei coups de coeur che mi riserva sempre.( e considerate che ho appena acquistato una meravigliosa trousse in oro spatolato e frange del brand in questione).
Marie Laure Chamorel è sempre raffinata e rassicurante, nulla di eclatante da segnalare.
Redline da 10 anni continua a regalarmi emozioni, sull’onda della incredibile proposta del
diamant sur un fil che Laetitia Cohen Skalli ha implementato con pietre di colore e simboli accattivanti.
A Vintage Shades assegno il premio come migliore attore non protagonista, stole in cashmere eteree, morbide stole con inserti in pizzo e swarovski, da vedere e da avere.
( visto che non è nè gioiello nè bijou).
Curiosità: il brand inglese Emma Hope ha presentato i nuovi colori delle sneakers ormai considerate un classico della produzione, si quelle sneakers che io acquistai ben 10 anni fa e che continuano ad essere bellissime! Io le ho rispolverate, fatelo anche voi, non ve ne pentirete! ( con le calzine di Tabio e il monogam ricamato saranno perfette!)
Fine prima parte
Tuttepazzeperibijoux
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