Miss Back – Ora Spring – Boks and Baum- Louise Dagorne – Virginie Berman

                                                                   Nianì Bijoux
                                                                 www.niani.com

                                                                           
                                                                              20 Celesti
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                                                                              Vivian Gioielli
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Si è chiusa da pochi giorni la sesta edizione di
Tuttepazzeperibijoux Officina di ricerca – The Incubator
Fluo edition
A Homi Milano, il salone degli stili di vita, il gioiello è stato protagonista assoluto nel padiglione 3.

A fare gli onori di casa, ancora una volta l’area Tuttepazzeperibijoux,  all’ingresso del padiglione 3 Jewels – in questa fluo edition – ricca di nuovi ingressi e di novità.


Nessun  vegetale, ma sculture dai colori  fluo.

La scorsa settimana vi ho presentato tutti i 20 brand della sesta edizione e l’ho fatto in questo post dedicato dove potete anche trovare  tutti i contatti per info o ordini.

Cliccate qui per leggerlo.

Diverse le novità  proposte, come l’apertura dell’area ad espositori esteri, ma  niente made in China, solo e rigorosamente bijou e gioiello fatto  a mano, nulla qui è fatto in serie, ricordatevelo.

Venti i brand proposti, di cui ben 10 nuovi.


Nianì bijoux,  Tataborello, Alice Visin, Grandmother, e 
gli internazionali  capitanati da Natalie Lacroix Show-room 
( www.natalielacroix.com)
 Lsonge, Boks and Baum, Virginie Berman, Miss Back, Louise Dagorne.





L’edizione più innovativa delle 6, quella per  occhi esperti del gioiello, edizione che ha dato del filo da torcere a chi si aspettava  la banalità e l’ovvio..

Preziosi oltre l’ovvio d’altronde è lo slogan di una delle new entry, un’artista concettuale per raffinati visitatori, molto apprezzata e ben posizionata in concept stores autorevoli e di nicchia.

E ancora argento in bagno galvanico ma fuori dal coro,  proposto in collezioni emozionali   e narrative tanto apprezzate  oggi,  ma  con risultati davvero differenti, galvaniche dai colori incredibili, pietre selezionatissime e delicate, armonia, proporzioni, il dettaglio che conquista, il packaging studiato e raffinato.

Sono state quattro giornate intense e bellissime, vedere tornare per gli acquisti  prestigiosi concept stores e gioiellerie di nicchia è stata una bella conferma.

L’artigianalità italiana, nostro fiore all’occhiello ha lavorato in perfetta sinergia con i brand esteri selezionati e quindi con l’artigianalità internazionale, dalla luxury Jewelry in oro e pietre preziose al gioiello easy price.

Curatori di musei italiani hanno chiesto collaborazioni speciali ( es: la biennale di Venezia) a qualcuno dei brand partecipanti, un livello altissimo di fruitori e qualche nuovo piacevole ingresso,  gioiellerie di ricerca e concept di nicchia, quelli che partono dalle fiere per fare la ricerca, ma che non si fermano di fronte a niente, parlo di quelli che conoscono offerta e materia, qualcuno è anche stato  intervistato nello speciale di Zerocinque23 in onda sul canale 95, presente in prima giornata per documentare Homi e l’area Tuttepazzeperibijoux.

Espositori  che ritornano come Dag, Sacramore, Dariapunto, Ofelia Beltrame, Vivian Gioielli, Le coeur Perdu, Versari, Giulia Boccafogli,  20 Celesti, Francesca Maida L|una sono stati quella piacevole conferma per clienti consolidati e che vengono a fare acquisti  da diverse edizioni in area Tuttepazzepribijoux.

Le sculture di Laurus hanno aperto le porte all’arte che ben si coniuga con il gioiello, e lo spazio de La Barbiera, che non credo vada spiegato, ha incontrato il gradimento corale di chi, abituato a visitare le fiere internazionali, sa cosa significa non avere tempo per recarsi dal parrucchiere, per la prima volta in Italia all’interno  di una fiera di settore, la cura del sé fa parte del nostro stile di vita e non poteva mancare in questa edizione, anche questo lontano dallo stereotipo fotocopia parrucchiere gossip-rivista.

La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione, e io non potevo sperare in un’edizione più bella, l’armonia e l’atmosfera di festa che ha regnato per quattro giorni è per me motivo di orgoglio e la ragione per cui da sei edizioni curo questo progetto, e ora al lavoro, è tempo di Parigi, Baselworld  e poi tempo di pensare alla settima edizione!

Questo post è dedicato a caterpillar Filomena, a tutta la mia  crew, all’ufficio stampa, all’ufficio tecnico, allo staff di Fiera Milano che ha lavorato senza sosta per 6 lunghi giorni e a tutti coloro che credono in me e nel mio lavoro.

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