Una celebrazione dell’artigianalità italiana che oggi si reinventa con nuovi linguaggi e con sperimentazione di tecniche di lavorazione.
Sto parlando di Giulia Boccafogli, e i primi aggettivi che mi passano per la testa parlandovi di lei sono:
Appassionata.
Talentuosa.
Puntigliosa.
Perfezionista.
Vulcanica.
E me la immagino, me la vedo ancora bambina mentre gioca con le sue Barbie e fantastica sulla sua vita, domandandosi: – “Farò la fioraia, o l’ architetto, oppure la scrittrice?”; Giulia infatti voleva essere una di queste, studi classici, laurea in architettura, esperienze all’estero, fino al giorno in cui capì che voleva creare bijoux e decise di fare dei materiali di recupero la sua risorsa e il suo lavoro, abbandonando così definitivamente il suo lavoro di architetto nel 2015, non prima di aver avuto un bel riscontro da parte di autorevoli testate giornalistiche e prestigiosi clienti.
Iniziò a produrre i primi prototipi e io mi ricordo molto bene il successo corale, non avevo ancora aperto il blog e le stylist dei magazine di moda impazzivano per le collane con le frange di Giulia Boccafogli che iniziò a collezionare pubblicazioni sulle riviste di moda più importanti.
Una passione travolgente, quella per la materia, per la forma ( non sarà mica diventata architetto invano) per l’eleganza, lo stile, la leggerezza, caratteristiche che rivivono in ogni suo bijou, e già me la immagino Giulia, che fatica a separarsi dalle sue creazioni, perché ognuna di loro è un pezzo unico, realizzato a mano.
Giulia è una perfezionista, questo termine è spesso abusato, non nel caso di specie, perché lei si occupa di tutto e tutto deve essere fatto alla sua maniera, dal disegno alla prototipazione, alla realizzazione, all’immagine.
I materiali utilizzati sono diversi, ma è la pelle la sua passione, materiale difficilissimo da lavorare con alti risultati qualitativi, per questo diventa una perfezionista e per questo inizia a sperimentare e a giocare con la pelle, materiale affascinante e versatile.
Giulia Boccafogli non smette di studiare, di sperimentare, di fare ricerca, durante il periodo trascorso a San Francisco impara tecniche di lavorazione che una volta rientrata in Italia mette in pratica nel suo laboratorio, e poi arrivano nuovi materiali da utilizzare insieme alla pelle, come la seta, per celebrare un sodalizio con la città che ospita il suo laboratorio, Como, e il metallo, contrasto così gentile che dona un movimento fluttuante in cui ci si puo’ perdere in un immaginario che porta in luoghi lontani, in un altro mondo.
ll nero è spesso protagonista nei suoi bijoux, ed è sempre il il nero che celebra l’eleganza per eccellenza secondo l’alfabeto stilistico di una Giulia sempre alla ricerca dell’assoluto.
Giulia Boccafogli è l’unica designer, tra quelle selezionate che producono bijoux in pelle , che abbia superato la mia valutazione, il rischio di immettere sul mercato bijoux con tagli mal realizzati e mal finiti è altissimo, non per lei.
Un brand che trova riscontro nei concept stores di nicchia in tutto il mondo grazie al felice connubio tra la creatività vivace di Giulia e la tradizione del made in Italy.
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2019 ©Tuttepazzeperibijoux
photocredits Giulia Boccafogli
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