La crisi nel comparto gioiello/bijou

La Crisi nel mondo dei gioielli e bijoux.

La mia analisi  tra mancanza di talento e sfide globali.

Il settore dei gioielli e bijoux, tradizionalmente simbolo di creatività, lusso e artigianato, sta attraversando una crisi senza precedenti.

Lo sto scrivendo e affermando in ogni dove già da un paio di anni, mentre vedo colleghe blogger troppo impegnate a pubblicare qualunque cosa urlando bellezza e unicità a fronte di compensi che sviliscono il lavoro di chi eticamente non si svende e non scende a compromessi.

Questa situazione non è attribuibile solo ai cambiamenti economici globali, ma anche a un’erosione del talento e della capacità innovativa che un tempo caratterizzava questo mercato.

Le radici della crisi

1. Impatti economici globali

L’instabilità economica globale, amplificata dalla pandemia e dalle tensioni geopolitiche, ha ridotto il potere d’acquisto dei consumatori. I gioielli, spesso considerati beni di lusso o superflui, sono tra i primi a essere sacrificati.
Il segmento dei bijoux, meno costoso, registra un leggero calo delle vendite, segno di un cambiamento nelle priorità dei consumatori, a dirla tutta, in controtendenza i brand selezionati o scoperti da me invece hanno una crescita esponenziale, volete qualche esempio ?

Aleva’ bijoux è ora e uno dei marchi più corteggiati a ha avuto un notevole incremento, e ancora Dariapunto, Un filo e basta e molti altri.

Ma torniamo alle cause:

2. Aumento dei costi delle materie prime

L’oro, l’argento e le pietre preziose hanno visto un’impennata nei prezzi, rendendo la produzione di gioielli più costosa.

Allo stesso tempo, anche materiali alternativi come l’acciaio o la resina, utilizzati nei bijoux, stanno subendo rincari a causa di problemi nella catena di approvvigionamento. ( e questo ha iniziato con la pandemia nel 2020)

3. Mancanza di talento e innovazione

Un aspetto meno discusso ( non da me 😂) ma altrettanto critico è la progressiva carenza di talento nel settore. Non mi stancherò mai di ripeterlo, alcune cause:

1. Declino dell’artigianato tradizionale

L’arte del gioiello, tramandata per generazioni, sta scomparendo, ecco perché dal 2012, da quando ho aperto il  mio blog io racconto l’arte e l’ artigianato in primis, perché sono la risposta alla crisi.

I giovani mostrano sempre meno interesse verso i mestieri artigianali, preferendo carriere tecnologiche o digitali. Questo si traduce in una perdita di competenze uniche, come l’incastonatura manuale delle pietre o la lavorazione a cera persa.

2. Appiattimento delle tendenze creative

La globalizzazione ha portato a una standardizzazione del design.
Molti brand producono gioielli simili, seguendo le stesse mode ripetitive, per essere gentile ho scritto simili e non copiati.

Ciò ha soffocato la creatività, lasciando poco spazio a innovazioni autentiche.

3. Formazione inadeguata

Le scuole di design e i corsi di formazione per orafi e gioiellieri non riescono a stare al passo con le esigenze del mercato. Mancano programmi che integrino competenze tecniche tradizionali con l’uso di nuove tecnologie come il CAD (Computer-Aided Design) o la stampa 3D.

La risposta del mercato

Nonostante la crisi, alcune realtà stanno cercando di resistere e innovare:

1. Focus su sostenibilità ed etica, da tempo affermo che questa è la strada da seguire, in un momento storico particolarmente sensibile alla sostenibilità.

Alcuni marchi stanno puntando su materiali riciclati e pietre etiche per differenziarsi. Questo approccio non solo attira i consumatori più giovani e consapevoli, ma dà anche nuovo valore al prodotto.

2. Collaborazioni con artisti e designer emergenti

Brand innovativi stanno investendo in collaborazioni con designer indipendenti, offrendo una ventata di freschezza e autenticità al mercato.

3. Nuove tecnologie

La stampa 3D e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il modo di progettare e produrre gioielli. ( la mia direzione creativa per PeggyArte ha visto protagonista la resina in stampa 3D).

Queste tecnologie consentono di creare pezzi personalizzati e innovativi a costi più contenuti.

Il futuro del settore

Per uscire dalla crisi, il mondo dei gioielli e bijoux deve ripensare sé stesso. La chiave sarà valorizzare il talento, incentivare i giovani a intraprendere carriere creative e integrare l’artigianato tradizionale con le tecnologie moderne. Solo così il settore potrà tornare a brillare e riconquistare il suo posto di rilievo nell’universo del lusso e della moda.

Conclusione:

La crisi attuale, per quanto grave, può essere un’opportunità per una rinascita.

Ai miei clienti dico che questa crisi va cavalcata, lo si può e si deve fare con il prodotto giusto.

Serve però un impegno collettivo da parte di brand, istituzioni e designer per ridefinire un mercato che merita di essere preservato e celebrato.

Ne parlerò ancora, seguimi anche sui social.

PS : bijou quando usato al singolare

bijoux quando usato al plurale.

Vedo che alcuni giornalisti non lo sanno, pur ritenendosi sopra tutti.

tuttepazzeperibijoux

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